videosorveglianza aziendale

Videosorveglianza aziendale: come scegliere il sistema giusto per la tua azienda

8 Mag 2025 | News

Videosorveglianza aziendale e sicurezza vanno di pari passo. Per proteggere efficacemente un’azienda è essenziale scegliere un sistema di sorveglianza adatto alle proprie esigenze. Di seguito analizziamo i cinque aspetti chiave da valutare: dall’analisi preliminare degli spazi alle tecnologie disponibili, dal rispetto della normativa all’integrazione con altri sistemi di sicurezza, fino alla manutenzione continua dell’impianto.

Analisi delle esigenze aziendali e degli spazi

Ogni realtà professionale ha esigenze di sicurezza aziendale diverse, perciò il primo passo è una valutazione approfondita dei rischi e degli ambienti da sorvegliare. Bisogna identificare quali aree sono critiche (ingressi, uffici direzionali, magazzini, parcheggi, ecc.) e quali beni o informazioni vanno protetti. Ad esempio, un negozio potrebbe aver bisogno di monitorare punti vendita e casse, mentre un’industria si concentrerà su perimetri esterni e zone di carico/scarico. In questa fase si stabiliscono anche gli obiettivi della videosorveglianza aziendale: prevenzione di furti e intrusioni, controllo accessi non autorizzati o semplicemente dissuasione attraverso la presenza visibile di telecamere.

Bisogna esaminare la planimetria aziendale per determinare il posizionamento ideale delle telecamere di videosorveglianza. Vanno coperti tutti i punti nevralgici evitando angoli ciechi, tenendo conto dell’illuminazione (aree buie da illuminare o necessità di visione notturna) e delle condizioni ambientali (zone esterne esposte a intemperie richiedono dispositivi impermeabili). È utile chiedersi quante telecamere servono e con quale risoluzione: occorre solo una panoramica generale o riconoscere volti e dettagli? In questa analisi rientra anche la valutazione di eventuali sistemi di sicurezza già esistenti (allarmi anti-intrusione, controllo accessi) per prevedere una possibile integrazione sin dall’inizio.

Conviene coinvolgere un tecnico per un sopralluogo: un esperto saprà consigliare quanti e quali dispositivi installare dopo aver studiato gli spazi. Impianti di videosorveglianza aziendale ben progettati nascono proprio da un’analisi mirata delle esigenze specifiche di ogni azienda. Gli specialisti sottolineano infatti che la progettazione di un circuito di videosorveglianza deve partire dall’analisi delle necessità aziendali e dal posizionamento ottimale delle telecamere.

 

Tipologie di telecamere e tecnologie disponibili

Sul mercato esistono molte tipologie di telecamere per videosorveglianza e tecnologie, ed è importante scegliere quelle più adatte alla propria azienda. Ecco alcune tipologie comuni di telecamere di videosorveglianza aziendale:

  • Telecamere Bullet: hanno forma cilindrica e spesso sono ben visibili. Sono progettate per esterni o lunghe distanze: si installano tipicamente a parete per sorvegliare ingressi, facciate, parcheggi o perimetri. Sono resistenti a pioggia e temperature estreme e dotate di illuminatori a infrarossi per visione notturna. La loro ottica fissa copre un angolo relativamente stretto ma consente riprese a lungo raggio con buona qualità. La presenza evidente di una bullet funge anche da deterrente visivo per i malintenzionati.
  • Telecamere Dome: hanno forma a cupola semisferica e un design discreto. Si montano a soffitto o a muro e la cupola protegge l’obiettivo da vandalismi e agenti atmosferici. Di solito hanno lente fissa grandangolare, ideale per sorvegliare ambienti ampi (atri, corridoi, sale). Possono essere usate sia indoor che outdoor e la loro struttura compatta le rende difficili da capire in che direzione stiano riprendendo, aumentando la sicurezza percepita.
  • Telecamere PTZ (Pan-Tilt-Zoom): dispositivi motorizzati orientabili da remoto. Queste telecamere ruotano orizzontalmente, verticalmente e possono zoomare l’immagine, permettendo di seguire soggetti in movimento o di ispezionare diverse zone con una sola unità. Sono indicate per aree molto vaste (capannoni, piazzali, parcheggi) dove una telecamera fissa non basterebbe.
  • Altre tecnologie: in ambito avanzato esistono anche telecamere termiche (capaci di rilevare il calore, utili per sorveglianza notturna senza luce o per rilevare principi d’incendio), telecamere fisheye a 360° (forniscono una visione panoramica completa di una stanza con un solo dispositivo) e soluzioni intelligenti con analisi video. Queste ultime sfruttano software di video-analisi per riconoscere volti, targhe, oggetti abbandonati o movimenti sospetti, trasformando l’impianto in un sistema proattivo. Tali funzionalità richiedono hardware e software dedicati, ma offrono un grande valore aggiunto in termini di sicurezza preventiva.

La scelta delle telecamere di sorveglianza aziendale deve tenere conto delle specificità dell’azienda: spazi da monitorare, condizioni ambientali, livello di dettaglio richiesto e possibilità di crescita futura. Un sistema ben progettato potrebbe combinare diverse tipologie – ad esempio dome grandangolari per gli interni e bullet ad alta risoluzione per l’esterno – ottenendo una videosorveglianza aziendale completa e su misura.

 

Normativa, privacy e responsabilità legale

L’installazione di un impianto di videosorveglianza aziendale richiede particolare attenzione alle normative vigenti, sia in materia di lavoro che di privacy. In Italia, le leggi tutelano da un lato i diritti dei lavoratori a non essere controllati indebitamente, dall’altro la riservatezza di chiunque venga ripreso.

Per prima cosa, il datore di lavoro deve rispettare l’Art. 4 dello Statuto dei Lavoratori (Legge 300/1970) quando installa telecamere in azienda. Tale norma consente la videosorveglianza aziendale solo per esigenze organizzative, sicurezza sul lavoro o tutela del patrimonio aziendale, mai per un controllo a distanza indiscriminato dell’attività dei dipendenti. Inoltre, le telecamere possono essere attivate solo dopo aver espletato specifiche procedure: occorre raggiungere un accordo con le rappresentanze sindacali aziendali, oppure – se tale accordo non è possibile – ottenere l’autorizzazione formale dell’Ispettorato del Lavoro competente. Vale la pena sottolineare che l’obbligo vale anche per sistemi “fai da te” o già esistenti mai dichiarati: persino tenere telecamere spente ma non autorizzate costituisce illecito. In caso di violazioni, sono previste sanzioni penali con ammende da circa 150€ fino a 1.500€ e l’arresto fino a un anno, oltre naturalmente a eventuali sanzioni civili o amministrative legate alla privacy (che con il GDPR possono raggiungere importi molto elevati).

Un altro pilastro è la normativa privacy. Bisogna informare chiaramente chiunque acceda alle aree videosorvegliate tramite appositi cartelli ben visibili (informativa “breve”): il classico cartello con l’icona della videocamera e l’indicazione di chi gestisce l’impianto. Oltre a questo, è obbligatorio predisporre un’informativa estesa sulla privacy, a disposizione di dipendenti, visitatori o clienti che ne facciano richiesta, in cui dettagliatamente si descrivono finalità e modalità del trattamento dei video.

La durata di conservazione dei filmati deve essere limitata allo stretto necessario. Le linee guida del Garante Privacy indicano generalmente 24 ore come tempo massimo di conservazione delle registrazioni, fatto salvo casi particolari. In contesti ordinari, quindi, le immagini andrebbero sovrascritte automaticamente entro uno-due giorni. Solo in situazioni eccezionali e motivate (ad es. istituti di credito, aree ad alto rischio o esigenze di indagine per furti avvenuti nel weekend) si può estendere la conservazione a qualche giorno in più, comunque mai oltre una settimana senza una richiesta preventiva al Garante.

 

Installazione e integrazione con altri sistemi di sicurezza

Dopo aver pianificato il sistema ideale e scelto le tecnologie, si passa all’installazione vera e propria dell’impianto. Questa fase è cruciale e va affidata a tecnici qualificati per assicurare che tutto funzioni a dovere. Al termine, è fondamentale testare a fondo l’impianto: verificare che tutte le telecamere comunichino correttamente, che le immagini siano nitide, che gli allarmi e le notifiche funzionino e che da remoto si riesca ad accedere al sistema. Un’installazione eseguita a regola d’arte garantisce fin da subito un impianto di videosorveglianza aziendale efficiente e riduce il rischio di malfunzionamenti in futuro.

Un valore aggiunto importante è l’integrazione della videosorveglianza aziendale con gli altri sistemi di sicurezza. Un sistema integrato collega tra loro antifurto, controllo accessi, antincendio e videosorveglianza, facendo sì che reagiscano in sincronia agli eventi. Integrare sistemi antintrusione, videosorveglianza, lettori di badge o biometrici e controllo accessi consente anche di ridurre i falsi allarmi e aumentare il livello di sicurezza complessivo della struttura.

L’integrazione offre anche maggiore praticità nella gestione quotidiana. I moderni sistemi permettono di supervisionare tutto da un’unica piattaforma centralizzata. Tramite un’unica app, il responsabile può attivare l’allarme perimetrale dell’azienda e nello stesso momento visualizzare le telecamere esterne; se un veicolo si avvicina al cancello dopo l’orario di chiusura, il sistema legge la targa e, se non riconosciuta, invia un alert sullo smartphone con il video in diretta. In tal modo si può intervenire prontamente (es. parlando attraverso un altoparlante o chiamando la vigilanza) prima che avvenga un’intrusione. La sicurezza integrata crea insomma una rete di protezione completa, in cui ogni componente rafforza gli altri.

Vista la complessità tecnica, l’installazione e configurazione di un sistema di videosorveglianza aziendale integrato dovrebbero essere eseguite da professionisti specializzati. Soltanto tecnici esperti, infatti, sanno come far dialogare correttamente sensori, sirene, telecamere e controllori d’accesso, evitando conflitti e assicurando che ogni evento generi le reazioni volute. Affidarsi a un’azienda qualificata come JT Group per queste fasi garantisce un risultato ottimale: i nostri professionisti implementano sistemi di videosorveglianza aziendale all’avanguardia integrandoli con altri dispositivi, offrendo soluzioni su misura con monitoraggio continuo e accesso remoto per una sicurezza sempre sotto controllo.

 

Manutenzione e aggiornamento continuo del sistema

Lavorare sulla sicurezza non è un’attività che termina con l’installazione: un sistema di videosorveglianza aziendale efficace richiede cura e aggiornamenti costanti nel tempo. La manutenzione periodica dell’impianto è fondamentale per assicurare che ogni componente continui a funzionare correttamente e che la qualità delle riprese rimanga alta. Un calendario di controlli programmati – ad esempio trimestrali o semestrali – aiuta a prevenire problemi sul nascere e a evitare che un guasto passi inosservato compromettendo la sorveglianza proprio quando serve.

Le operazioni di manutenzione ordinaria includono innanzitutto la pulizia e il controllo fisico delle apparecchiature. Aggiornare periodicamente il software e il firmware dei dispositivi è un altro passaggio chiave: mantenere il sistema al passo con le ultime patch di sicurezza e migliorie funzionali lo rende più stabile e sicuro nel tempo. È consigliabile verificare a intervalli regolari che ogni telecamera fornisca il feed corretto e che la qualità dell’immagine sia all’altezza (ad esempio, col tempo una messa a fuoco potrebbe richiedere una regolazione).

Per gestire al meglio la manutenzione, molte aziende scelgono di sottoscrivere contratti di assistenza con il fornitore che ha installato l’impianto. Così si garantiscono interventi tempestivi in caso di guasto e check-up periodici eseguiti da personale esperto. Ad esempio, i tecnici potranno effettuare calibrazioni, sostituire componenti usurate e implementare nuove funzioni o integrazioni quando necessario. Questa manutenzione programmata allunga la vita del sistema e mantiene alta l’affidabilità della sorveglianza aziendale. Inoltre, se l’azienda cresce o le esigenze cambiano, il sistema può essere adeguato: aggiungere nuove telecamere in aree prima non coperte, potenziare l’infrastruttura di rete per gestire un maggior flusso video, o integrare moduli di analisi avanzata per nuove funzionalità di sicurezza.

Investire tempo e risorse in un impianto ben studiato e curato nel tempo significa proteggere al meglio dipendenti, beni e know-how aziendale, e poter davvero dormire sonni tranquilli sapendo che la propria impresa è sempre sotto controllo in modo lecito ed efficiente.

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